Blog Ufficioso a cura di Papà Fox

martedì 18 maggio 2010

Dal Gazzettino di Padova

QUI BROETTO VIRTUS. Il Presidente Gianfranco Bernardi conferma la fiducia in Benetollo ed esprime la soddisfazione per la salvezza
«Il vivaio "paga" più del budget. Insisteremo su questa via»
(g.pell.) Avanti giovani. Per la quarta stagione consecutiva, da quando ha fatto ritorno in una categoria nazionale, la Broetto Virtus - con Maurizio Benetollo in panchina – ha centrato una salvezza tranquilla, attraverso i play off.
Traguardo tanto più rimarchevole in quest’ultima stagione, chiusa domenica scorsa con l’eliminazione da parte dei Giants Marghera, visto che la società sia tenendo d’occhio il bilancio ma anche per precisa volontà (l’estate scorsa era giunto Massimo Caiolo, in qualità di responsabile del settore giovanile), ha ridotto il budget della prima squadra tornando a puntare sul suo, tradizionalmente florido, vivaio. Da qui, negli anni sono usciti Busca, Cantarello, i fratelli Cagnin; nei dieci a referto della squadra di serie C Dilettanti in questo campionato, invece, oltre alla “bandiera” Mancini e al ‘91 Sabbadin, c’erano in media tre o quattro ’92.
«Sono davvero soddisfatto per la stagione – spiega il patron Gianfranco Bernardi -, con un pizzico di fortuna in più avremmo potuto arrivare alla finale: in gara3 con i Giants, infatti, siamo stati in vantaggio tre quarti e vincendo avremmo affrontato Udine, già battuta due volte in stagione. Tra l’altro, rispetto alle ultime stagioni, ho speso meno. Questa è la strada da continuare a percorrere: basta spese folli e lancio dei nostri giovani. Se il coach da cui ripartire sarà Benetollo? Ovvio! Lui è un allenatore della società». «Siamo ovviamente contentissimi per la stagione – chiosa il tecnico –, ma se un paio di mesi fa avessimo perso la partita con Spilimbergo (vittoria al supplementare, ndr) potevamo fare la loro stessa fine. Puntando ai giovani e rinunciando a giocatori importanti abbiamo aperto una strada che può rivelarsi talvolta rischiosa: non a caso, abbiamo ottenuto 12 punti nel girone di andata e 18 al ritorno, centrando 5 vittorie su 6 nel momento decisivo della stagione. In un discorso di dare e avere dell’annata, nonostante il rammarico dell’epilogo a Marghera, non va dimenticato... Con alcuni ritocchi, da questa “ossatura” si deve ripartire».
A livello giovanile, da segnalare che questa stagione la Virtus è stata tra le quattro società venete (con Benetton, Reyer e Petrarca Patavium) che hanno iscritto squadre in tutte le categorie Elite e le sue squadre ’95 e ’96 sono approdate alle Final four.
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